L'occhio del fotografo di Michael Freeman

di Federico Cioni

occhiofotografo coverA giudicare dalla quantità di libri dedicati alla fotografia che affollano le librerie, non dovrebbe essere difficile trovare il testo che cerchiamo: quello che ci prenda per mano e ci permetta di fare quell'auspicato salto di qualità nell'arte dello scatto.
In effetti, se dal "ground zero" tentiamo il primo passo, di manuali ne troviamo un bel po' e alcuni di questi non sono fatti affatto male.
Se però tentiamo la scalata alla vetta, l'offerta si fa decisamente rarefatta.


Di offerte interessanti, però ve ne sono. In questa breve recenzione voglio parlare de "L'occhio del fotografo", dedicato alla composizione fotografica e che può essere considerato uno dei testi di riferimento sull'argomento.
L'autore, Michael Freeman è un fotografo di fama internazionale che affianca all'attività di reporter quella di docente in corsi di specializzazione per fotografi.
La sua esperienza di insegnamento è stata raccolta in diversi libri dall'approccio diretto e pratico, decisamente innovativo. Un workshop su carta stampata, almeno nelle intenzioni.
Il sottotitolo "La composizione nella fotografia digitale" può sembrare una provocazione: le regole della composizione sono nate con i graffiti nelle caverne e si sono sviluppare con le arti visive, hanno un rodaggio di migliaia di anni. Ha senso parlare di composizione PER la fotografia digitale? L'opinione di Freeman è sì e non è questione di sensore o pellicola. Se per molti di noi la composizione si limitava al momento dello scatto (e poi consegnavamo il rullino al laboratorio), ora ci sediamo di fronte a PC e stampante. Che fare dunque? Certo, colore, saturazione, luci, ma anche ritaglio, sfocatura, HDR.
Grandi potenzialità ed una grande libertà di espressione, ma anche la necessità di tornare in fase di post produzione a pensare e ripensare l'equilibrio compositivo della nostra foto.
Se poi risaliamo il fiume in senso inverso, noi fotografi digitali già al momento dello scatto dobbiamo essere consapevole degli interventi che possiamo o vogliamo portare all'immagine.

Capito l'approccio e accettata la sfida, possiamo immergersi nella lettura. Il libro è suddiviso in brevi paragrafi. Una coincisa descrizione dell'argomento e tante foto a commento. Quando occorre, qualche diagramma. In pochi minuti si legge il testo e si riflette sulle immagini (tutte spiegate) e siamo pronti a passare al paragrafo successivo.
Onestamente il testo presuppone di masticare bene le regole base della fotografia, ma il linguaggio non incute timori e la tecnica di spezzettare gli argomenti in tanti paragrafi facilità l'assimilazione e non stanca. Poiché i contenuti dei singoli capitoli sono concatenati tra loro in ordine logico, è preferibile leggere passo passo resistendo alla tentazione di saltare subito all'argomento che più interessa. Si rischia di dover tornare al via come nel gioco del monopoli.
Sintetizziamo di seguito le tappe del libro, che possono essere anche un buon percorso di autoformazione per ognuno di noi:

  • Le basi della composizione: cosa colpisce la nostra attenzione, come varia l'equilibrio della foto modificando il formato, la posizione del soggetto e ritagliando la foto;
  • I mattoni fondamentali della composizione: i soggetti principali, gli sfondi, i motivi, l'equilibrio generale di una foto;
  • Gli elementi grafici di un'immagine: linee, curve, cerchi e tutte quelle forme che in un'immagine si possono leggere;
  • Il colore e i suoi effetti sulla composizione.

Chi ritenesse l'approccio di Freeman troppo freddo per il proprio temperamento artistico, è consigliato di rimandare il giudizio alla lettura degli ultimi due capitoli. Si comincia con il farsi delle domande su cosa e come si vuole fotografare. Ci interessa un immagine semplice e accattivante tipo cartolina (legittima, soprattutto se fai il cartolaio) o qualcosa di più diretto e immediato? La tua immagine cosa vuole trasmettere?
Nell'ultimo capitolo Freeman accende i razzi della fantasia e ci proietta nello spazio della creatività. La ricerca del messaggio e del simbolo. L'esplorazione con gli occhi e la comprensione del significato. Lo studio del soggetto e l'intuizione del momento.

Il libro è edito da Logos, una casa editrice che vanta nel proprio catalogo svariati libri dedicati alle arti visive in genere ed alla fotografia in particolare. Il volume è stampato in un formato piuttosto ampio per un manuale, questo rende giustizia alle foto e gratifica l'occhio del lettore. La grafica molto curata e la carta di buon livello ne fanno quasi un libro di fotografie da sfogliare per il diletto di guardare le immagini spesso eccellenti.
Una nota di apprezzamento per prezzo di copertina che si ferma a 17,95 €. Il prezzo di una margherita ed una birra da offrire al collega Freeman che non si risparmia nell'offrire consigli e suggerimenti.