di Federico Cioni
Il titolo è allettante e ambizioso. Pensandoci però, cosa dobbiamo chiedere ad un manuale di fotografia se non aiutarci a fare l'auspicato salto di livello? Se siete (siamo) rimasti delusi da altri libri che proponevano tanto e mantenevano poco, forse vale la pena soffermarsi sull'innovativo metodo di George Barr.
Perché innovativo? Perché l'autore si impegna a non parlare di diaframmi, tempi e soprattutto attrezzatura.
Nessun alibi per i nostri insuccessi: se le nostre foto non funzionano probabilmente non ci serve un sensore nuovo, solo occhi diversi.
In secondo luogo, largo spazio allo scritto. Di immagini ve ne sono diverse, ma sono solo il pretesto per una riflessione sotto forma di lunga chiacchierata.
L'idea di base è che per migliorare le proprie abilità di fotografi occorre stimolare la propria capacità di percezione visiva. Questo può avvenire solo ponendosi in maniera critica di fronte all'immagine che non è necessariamente la foto. L'immagine può essere anche quella formatasi nell'oculare oppure quella che abbiamo all'interno di noi, nella nostra fantasia. Quello che ci ha portato a premere il pulsante di scatto, ma che non ritroviamo a monitor oppure che gli altri non riescono a vedere perché non siamo stati abbastanza
espliciti.
George Barr pone domande e stimola riflessioni. Non si atteggia a maestro, piuttosto si pone come un collega esperto che mette a disposizione il proprio sapere. Il tutto con notevole onestà intellettuale e modestia quasi imbarazzante.
Il libro spazia da come prepararsi mentalmente alla fotografia a come riprendersi dall'insuccesso di una nostra esposizione. Particolarmente importanti i paragrafi dedicati all'allenamento dello spirito di osservazione a "macchina spenta".
L'autore si sofferma anche su come comportarsi quando non si trovano condizioni meteo adatte e soggetti interessanti. E' opinione di chi scrive, che queste pagine dovrebbero essere lette in ogni corso di fotografia e gli studenti (e non solo loro) dovrebbero recitarle stando sull'attenti prima di ogni uscita.
Il libro è molto curato anche dal punto di vista editoriale e non poteva essere diversamente, vista la pignoleria dell'autore. E' pubblicato dalla casa editrice EdUp nella collana "linguaggiLuce" che annovera anche molti altri testi interessanti. Il prezzo di 25 euro è coerente con la qualità del prodotto.
L'approccio di George Barr appare antitetico a quello di Michael Freeman che abbiamo avuto modo di conoscere. Lì si partiva dalla tecnica per arrivare alla comprensione della foto. Qui si parte dall'immagine e solo successivamente ci si pone domande su quali tecniche usare per arrivare al risultato desiderato. Quale dei due approcci sia preferibile dipende dalla sensibilità del lettore, dal suo grado di maturazione e dai suoi interessi. Avendo come obiettivo quello di scattare foto migliori e non di diventare partigiani dell'uno o dell'altro, nulla ci vieta di percorrere entrambe le strade.
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